
DIETA PALEO: la nutrizione ispirata ai nostri antenati
La dieta paleolitica fu elaborata negli anni ’30 da Weston A. Price, un dentista sessantenne di Cleveland che girando il mondo per osservare il rapporto tra salute e dieta delle popolazioni primitive, a seguito dei suoi viaggi, si convinse che l’assenza di alcune malattie in queste popolazioni fosse attribuibile alla dieta alimentare da loro seguita. Nei decenni successivi questa convinzione fu sfruttata da altri, fino alla registrazione del marchio commerciale The Paleo Diet ™ da parte di Loren Cordain nel 2002.
La dieta paleolitica consiste in un’alimentazione che si ispira al regime nutrizionale degli uomini vissuti precedentemente all’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento, quindi ricavata dalle attività di caccia, pesca e raccolta. Nello specifico la dieta non si basa sul conteggio delle calorie, né prescrive quantità stabilite di alimenti, quindi non è restringibile a un unico schema alimentare ma spinge ad avere uno stile alimentare, basato su alimenti ricchi di proteine, presenti in carni magre, pesce e frutti di mare, e fibre derivanti da frutta e vegetali non amidacei, vietando l’assunzione di cereali, legumi e latticini e, più in generale, di tutti gli alimenti trasformati: zucchero, merendine, salumi e cibi pronti.
La filosofia alla base della dieta, si basa sull’idea che l’uomo avrebbe regolato il suo patrimonio genetico durante il paleolitico. Con l’arrivo dell’agricoltura e dell’allevamento, e l’introduzione di nuovi alimenti, l’uomo non sarebbe riuscito a adattarsi, sviluppando tutta una serie di malattie tipiche dell’alimentazione, quali carie diabete ed obesità.
L’assenza nella dieta di alcuni cibi, quali latticini e zuccheri, aiuta il corpo a depurarsi, ma tra i benefici più importanti dell’alimentazione paleolitica sicuramente c’è da annoverare il suo effetto dimagrante, studi su soggetti sedentari in cui è stata inserita questo tipo di alimentazione, hanno mostrato anche in tempi brevi un netto miglioramento del peso e di parametri relativi al benessere metabolico, in particolar modo pressione e iperlipidemia, inoltre la dieta paleolitica è consigliata a chi soffre di diabete perché aiuta a regolare gli zuccheri nel sangue, migliorando la normale secrezione dell’insulina, e a chi soffre di colesterolo, poiché i cibi inseriti nella dieta aiutano a contrastare il colesterolo cattivo. Gli effetti che la dieta apporta sul metabolismo agiscono anche sul sistema cardiocircolatorio, diminuendo i numerosi rischi di malattie cardiovascolari
Questo tipo di alimentazione viene anche spesso utilizzata per regolare il sistema immunitario e dare al corpo l’opportunità di autoequilibrarsi. Importanti risultati sono stati ottenuti nella cura di malattie come, ad esempio, la psoriasi e il morbo di Chron.
Si può concludere dicendo che la paleodieta è una alimentazione che può apportare benefici sul peso e su alcune malattie metaboliche, ma come per ogni regime dimagrante, è importante abbinare uno stile di vita sano e praticare sport.